Cantiere del RestauroRestoration
Il restauro conservativo consente la lettura delle diverse trasformazioni succedutisi nei secoli del monumento: da sinagoga, a chiesa, all’attuale spazio museale.
Si possono osservare le tracce di murature preesistenti rinvenute durante gli scavi archeologici e la struttura originaria della sinagoga con il suo livello pavimentale e la successiva cripta settecentesca.
Sono state restaurate le decorazioni pittoriche seicentesche della zona absidale della chiesa, così come l’altare ligneo settecentesco.
Oggetto dell’accurato restauro è stato anche l’intero apparato murario – con i quattro pilastri e la cupola – di pregevolissima fattura e realizzato con blocchi di pietra locale, la famosa Pietra di Trani.
Il progetto ha previsto che i lavori di restauro potessero essere seguiti anche in rete, permettendo al visitatore, in appuntamenti programmati, di ‘dare un’occhiata al cantiere’ e di interagire con i tecnici restauratori.
Foto: Tavola del progetto del restauro
di Scola Grande/S.Anna (Progetto Architetti
E.Cassanelli, G.Gramegna)The restoration method enables the visitor to understand the various transformations that the monument has undergone throughout the centuries:
from synagogue, to church and now as a museum.
It is possible to examine the different traces of
preexisting wall work recovered during the archeological excavations. These include the synagogue’s original structure: the original floor level and the eighteenth century crypt. Both the seventeenth century pictorial decorations found in the apsidal area of the church and the eighteenth century wooden altar will be restored. The entire building has undergone careful restoration. The four pillars and the dome were built from valuable blocks of local stone.
The project also allowed guests to view the restoration work online, with pre-scheduled appointments and updated views of the restoration as well as the possibility to interact with the restorers.
Photo: Restoration Project board, Scola Grande/St Anna (Architect Project E. Cassanelli, G.Gramegna).